L’eolico nel futuro dell’Europa
La previsione in un rapporto dell’Ewea
Un rapporto dell’Ewea (European Wind Energy Association) spiega che nel 2020 l’eolico potrebbe soddisfare il 15 % dei bisogni energetici europei. E nel 2050 potrebbe fornire la metà del fabbisogno energetico (con l’altra metà che potrebbe essere coperta da altri fonti di energia rinnovabile). Oggi, l’eolico fornisce il 5,5 per cento del fabbisogno europeo di energia, per una potenza complessiva di 84,3 GW. Questo scenario è destinato a triplicare durante il decennio: con investimenti sull’eolico che ammontano a 192 miliardi di euro.
Il documento riassume cosa è stato fatto nel campo dell’energia eolica in Europa. E mostra il cammino futuro così come è disegnato nella ‘road map energetica’, che dovrebbe essere resa nota dalla Commissione europea fra pochi mesi.
Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna sono le nazioni che investiranno maggiormente nell’eolico. In Italia gli investimenti nell’eolico triplicheranno: dagli attuali 5.8 GW a 15.5GW nel 2020, dei quali 500 MW da centrali eoliche offshore. In complesso, l’eolico in Italia soddisferà l’8,7 % del fabbisogno nel 2020 (oggi è il 3,2 %).
È importante sottolineare che, stando al documento dell’Ewea, l’utilizzo dell’eolico sta crescendo in misura maggiore rispetto al programma definito dagli Stati membri dell’Ue e dalla Commissione. Nel dettaglio, il programma europeo prevede di installare ogni anno turbine con una potenza di 17.8 GW sulla terraferma e 6.9 offshore, con investimenti previsti pari a 16.2 miliardi di euro per le centrali ‘a terra’ e 10.4 miliardi per quelle in mare.
(tratto da un articolo di Giulio Meneghello su QualEnergia.it)